Cyberbullismo: intrappolati nella rete
A.N.A.I. – Associazione Nazionale Avvocati Italiani – Sezione di Ancona
Convegno
CYBERBULLISMO: INTRAPPOLATI NELLA RETE
Venerdì 23 novembre 2018
ore 15,00/18,30 – Loggia dei Mercanti, Via della Loggia Ancona
“Cyberbullismo: intrappolati nella rete” è il titolo di un attuale e importante convegno che si terrà il prossimo venerdì 23 novembre dalle ore 15,00 alle ore 18,30 alla Loggia dei Mercanti di Ancona.
Organizzato dalla sezione di Ancona dell’A.N.A.I., Associazione Nazionale Avvocati Italiani, sostenuta dal Consiglio Regionale delle Marche e Patrocinata dall’Ordine degli Avvocati di Ancona e dall’Ordine degli Psicologi della Regione Marche, l’evento vuole analizzare la problematica del cyberbullismo a trecentosessanta gradi grazie agli interventi di psicologi, assistenti sociali, oltre che ovviamente, di avvocati: un modo per conoscere più approfonditamente il problema ed affrontarlo in modo più consapevole ed efficace. Del resto il cyberbullismo, ossia tutte quelle forme di bullismo attuate sul mondo digitale, è un fenomeno in crescita che richiede, non solo a quanti praticano la professione di avvocato, una conoscenza ampia del fenomeno sia dal punto di vista legislativo sia dal punto di vista più allargato di altre discipline che possono fornire strumenti e punti di vista utili alle scelte che vanno compiute nei confronti dei cyber bulli.
L’evento verrà condotto da Raffaella Giovannelli, Segretario Nazionale dell’A.N.A.I, e vedrà avvicendarsi negli interventi l’Avvocato Roberto Staro, Presidente della Sezione di Roma dell’A.N.AI., Patriza Giunto, Responsabile dell’Ufficio Servizio Sociale dei Minorenni delle Marche, lo Psicologo Marco Ceppi, l’educatore e formatore Paolo Petrucci e, non ultimo, Luca Marconi, Consigliere della Regione Marche firmatario della prima proposta della legge regionale sul bullismo e cyberbullismo.
Proprio per l’ampiezza della trattazione l’iniziativa, pur rivolgendosi principalmente agli avvocati (che si vedranno attribuire 3 crediti formativi dal loro Ordine in caso di partecipazione), è aperta a tutta la cittadinanza e in particolare a tutti coloro che a vario titolo si possono dover occupare della questione: avvocati, magistrati, psicologi, assistenti sociali, educatori e insegnanti.